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Dopo il pronunciamento dell'Avvocatura di Stato
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"Un’ipotesi su cui stiamo ragionando è che il MIUR storni alla Regione 75 milioni destinati alla creazione del polo scientifico tecnologico. La Regione ha certamente spalle più larghe nella gestione di un appalto, potrebbe usare una sua società in house per la costruzione diretta dell’edificio e poi darlo in comodato d’uso gratuito all’Università. I tempi sarebbero certamente più rapidi”: così Paolo Comanducci, Rettore dell'Università di Genova, ha spiegato a Primocanale una delle possibili soluzioni per la vicenda del trasferimento di Ingegneria agli Erzelli.

La nuova strada è stata presentata al Ministero dopo che l'Avvocatura dello Stato aveva bocciato l'ipotesi di un acquisto della futura sede sulla collina prima ancora che venisse realizzata. "Noi abbiamo chiesto se poteva seguire questa via - ha spiegato Comanducci - La risposta è stata che non si può fare, sarebbe illegittimo andare su quella strada con responsabilità di tipo penale, perché sarebbe un’elusione della gara d’appalto. Per noi quella strada è chiusa”.
Una soluzione certo più concreta rispetto all'affidamento della gestione della gara d'appalto all'Università, secondo Comanducci, che aggiunge: "C’è una terza opzione che è quella che l’Università dia un mandato amministrativo alla società Ght affinché sia lei a funzionare da stazione appaltante e faccia la gara per la costruzione degli edifici. Di queste questioni dovremo ancora parlare, ma certo è un'opzione molto complicata”.

"Il progetto dovrebbe essere attualizzato rispetto a quello realizzato 7 anni fa – ha aggiunto il Rettore dell'Università di Genova -. Poi c’è l’aspetto logistico, e le eventuali soluzioni devono essere finanziate. In questo momento noi dimostriamo la volontà di fare.Certamente non accettiamo le scorciatoie ai margini della legge".

E BURLANDO RACCOGLIE LA SFIDA - “Se ci venisse chiesto di svolgere questo compito, noi lo faremmo volentieri”. Con queste parole il presidente Claudio Burlando accoglie la sfida lanciata dal Rettore Comanducci a Primocanale. “Purtroppo questa vicenda ha messo in cattiva luce l’operazione e l’Università, perché otto anni sono troppo per decidersi. Però, piuttosto che lasciare incancrenire tutto, se ci viene chiesto di assumere una responsabilità la assumiamo”, ha dichiarato Burlando.

Il presidente ha anche spiegato che la regione avrebbe minori difficoltà rispetto all’Università a portare avanti l’operazione. “La Regione è stazione unica appaltante, per cui le strutture tecniche per gestire la gara le avrebbe”, ha rilevato Burlando, che poi ha sottolineato che la Regione farebbe questa operazione “per altri”. “Dovremmo realizzare una serie di insediamenti scientifici e trovare un punto di incontro con Ght”, ha proseguito il presidente. “È chiaro che il governo non accetta più che questi soldi siano fermi e ha ragione. I parlamentari liguri hanno svolto un ruolo molto importante, perché hanno evitato una cancellazione automatica. Se ci venisse chiesto un intervento diretto per gestire questi fondi, siamo disponibili a farlo. Certo, bisognerà capire cosa vuol dire”.

Burlando ha tracciato in via approssimativa le modalità di spesa dei fondi stanziati, che ammontano a 85 milioni di euro (75 milioni di euro fanno capo al Miur e 10 al Ministero dei trasporti). “Se andasse avanti questa idea, penso che i 10 milioni andrebbero utilizzate per finanziare, in tutto o in parte, l’impianto Fune, che dovrebbe collegare l’aeroporto, la stazione ferroviaria nuova ed Erzelli”, ha detto Burlando. “Questi 10 milioni non basteranno probabilmente, ma è già una bella dote. Ricordo che l’Unione Europea ha cofinanziato il progetto ed è disponibile forse a cofinanziare anche l’intervento. I 75 milioni potrebbero essere usati, invece, per realizzare una grossa infrastrutture tecnologica di laboratori condivisi tra Università, Cnr, Iit e quanti altri fossero interessati”, ha concluso il presidente.

E LA SCUOLA POLITECNICA CHIEDE UN TAVOLO DI LAVORO – Nelle scorse ore si è riunito il Consiglio della Scuola politecnica per discutere della situazione edilizia e, in particolare, di Erzelli. Il Consiglio ha deliberato di dare mandato al Preside della Scuola Politecnica, Aistide Massardo, di offrire a tutte le parti pubbliche a diverso titolo coinvolte nell’operazione Erzelli la disponibilità della Scuola a costituire insieme un tavolo di lavoro per giungere a una soluzione rapida. Il termine che il Consiglio ha formulato è di trenta giorni.