porti e logistica

Lazzeri (Fedespedi) è fiducioso: "I Presidenti sapranno collaborare"
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Tiene ancora banco la ventilata riforma della portualità italiana. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato ieri un documento riassuntivo dei progetti di intervento sul tema, una sorta di "bignami". 

Uno dei contenuti che più fanno discutere in Liguria è l’idea di unire le Autorità Portuali di Savona e Genova: l'obiettivo, secondo il testo, è di giungere a una "razionalizzazione delle Autorità Portuali, non condizionata dai veti reciproci dei sistemi locali".

Abbiamo sentito in proposito il parere di Piero Lazzeri, genovese, presidente della Federazione nazionale imprese di spedizione (Fedespedi), che si è mostrato fiducioso. "Poichè conosco i presidenti delle Autorità e ho stima nei loro confronti", ha detto, "credo che supereranno il campanilismo, che pure è una cosa normale, e collaboreranno al progetto. Sono persone navigate ed in grado di capire che un coordinamento a livello nazionale non può che far bene al sistema. Chiaramente non si vorrà fare a meno della manodopera già in servizio, ma non la vedo come una cosa impossibile da realizzare. Inoltre il Presidente del Porto di Genova Merlo tra poco lascerà l'incarico, e bisogna evitare in tutti i modi un commissariamento che in questo frangente sarebbe una vera e propria iattura."

Nel bignami del Governo anche progetti di sviluppo per logistica e trasporto intermodale, che non convincono Tirreno Bianchi, console della compagnia Pietro Chiesa. "Questa idea non mi sorprende, sono trent'anni che si parla dell'Italia come piattaforma logistica del Mediterraneo. Il Ministero si è tenuto sul generale per non suscitare reazioni, vedremo se sapranno entrare nello specifico. Parlano di intermodalità, ma mi devono spiegare come gli operatori intermodali italiani possono competere con i colossi francesi, tedeschi e svizzeri".