economia

In ballo decine di milioni per il polo tecnologico
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La posizione dell'Ateneo genovese non è cambiata su Erzelli, ma nemmeno quella di Ght. Due posizione ancora troppo divergenti che hanno portato il Ministero a dare un ultimatum: "Se non risolvete la questione entro due mesi i soldi finiscono da un'altra parte".

L’incontro che si è svolto al Miur, alla presenza di Yoram Gutgeld, consigliere economico di Matteo Renzi, di Paolo Comanducci, rettore dell’Università di Genova, dell’ad di Ght Luigi Predeval, del sindaco di Genova Marco Doria e dell’assessore regionale Renzo Guccinelli non si è concluso con la mediazione tra le parti che molti si aspettavano. Gutgeld e i suoi collaboratori hanno comunque teso una mano alle parti cercando di ragionare con posizioni ancora troppo distanti.

La posizione dell'università è coerente con quanto Comanducci stesso aveva detto durante la sua campagna elettorale prima di essere nominato Magnifico rettore. “Seguiamo le regole, non ci sono scorciatoie. Continuiamo comunque a essere fortemente interessati al progetto del polo tecnologico, che può essere a Erzelli come no", ha ribadito al tavolo della trattativa.

Università e avvocatura dello Stato ritengono impossibile, a queste condizioni, lo spostamento del polo di Ingegneria sulla collina degli Erzelli. Da Predeval, che di recente ha sostituito il 'duro-e-puro' Castellani al vertice di Ght, molti si aspettavano un minimo di apertura. Ora l'ultimatum, 60 giorni per un accordo che da anni latita. Il rettore dal canto suo ha sottolineato che i soldi servono per il polo tecnologico a Genova. Anche lontano dalla collina degli Erzelli.