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In 13 seggi, voto centrodestra e una denuncia offerta soldi
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Il voto o "l'interferenza" di persone del centrodestra è uno dei motivi principali invocati dai Garanti per le primarie del centrosinistra per giustificare l'annullamento del voto in tredici dei 29 seggi contestati. E' quanto emerge dal verbale nel quale i garanti spiegano anche di non ritenere che il voto di stranieri costituisca di per se' un illecito. E' l'argomentazione usata ad esempio per decidere di non annullare il voto a Savona seggio Oltreletimbro/santa Rita.

Nel seggio di Lavagna annullato il voto in seguito a "gravi segnalazioni di due elettrici, e in particolare di una, che parla di euro versati a lei prime dell'ingresso al seggio ai fini del voto". Nel seggio di Santo Stefano al Mare i garanti annullano il voto perchè "viene lamentata, attraverso una specifica dichiarazione di una scrutatrice, la presenza di un assessore comunale di Pompeiana che chiedeva ripetutamente l'elenco dei votanti per verificare che tutte le persone da lui mandate a votare lo avessero fatto aggiungendo che in caso contrario avrebbe dovuto 'saldare i conti e non voleva essere preso in giro'".

Nel seggio di Moconesi il voto è stato annullato sulla segnalazione messa a verbale di "un pressante controllo del voto e l'interferenza di persone estranee al seggio appartenenti a liste contrapposte al centrosinistra" che sono rimaste a "minacciare e ad intralciare la libera espressione del voto". Ad Albenga, seggio contestato da subito dai cofferatiani per l'anomala affluenza alle urne, "non risultano allo stato elementi sufficienti per procedere all'annullamento" affermano i garanti che rinviano agli "accertamenti in corso da parte dell'autorità giudiziaria". Annullato anche il voto nel seggio dove e' stata scattata la foto all'interno della cabina a Spezia centro e la presenza di un interprete che "spiegava ai soggetti non italiani quello che dovevano fare e provvedeva per loro a versare i due euro dovuti".