"Non escludiamo la possibilità di proporre e richiedere un utilizzo di aree e strutture dismesse dalla Marina Militare per la realizzazione di alloggi pubblici".Così il segretario regionale e provinciale spezzino del Sunia Franco Bravo che spiega: "Alla Spezia nel 2013 gli sfratti sono stati 289, il 50% in più rispetto l'anno precedente. Tutti, o quasi, dovuti alla cosiddetta morosità colpevole, cioè a causa di reddito troppo basso, che impedisce di far fronte al pagamento dei canoni di locazione".
"All'ultimo bando - prosegue Bravo - per l'assegnazione di case popolari, nel 2011, hanno partecipato e fatto domanda 1.848 famiglie. Nel comune di Sarzana, bando 2014, ben 449 famiglie. Numeri che dicono tutto sulla necessità di rispondere a una domanda di case pubbliche in modo che ad ora è del tutto insufficiente, e alla quale il social housing non è in grado ancora di rispondere nella maniera adeguata".
"Per questo - conclude il n. 1 regionale del sindacato inquilini - riteniamo che percorrere la strada della realizzazione di alloggi pubblici sulle aree dismesse che la Marina Militare fosse disposta a mettere a disposizione, potrebbe rivelarsi quella giusta per lenire almeno in parte l'emergenza abitativa in atto in questi anni non solo alla Spezia, ovviamente, ma in tutta la nostra regione".
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