
Burlando, in controtendenza rispetto a quanto emerso dalle urne, non si dice d'accordo con chi parla di un partito diviso. "Non condivido questa analisi, non sono per niente d'accordo. E' chiaro che le personalità in campo sono diverse e, se non vogliamo ipocrisie, è giusto che esprimano con forza le loro idee di politica e di governo della regione per dare la possibilità a chi vuole di scegliere. Si deciderà il nome e quello sarà il candidato di tutti".
A pochi mesi dal voto il centrodestra e i 5 Stelle non hanno ancora deciso il loro candidato. "Noi, seppure con i ritardi dovuti a eventi straordinari come l'alluvione, arriviamo a scegliere il nostro candidato. Mancano alcuni mesi al voto e il candidato potrà fare la sua campagna elettorale con tranquillità. Non drammatizziamo, ho vissuto fasi in cui si decideva al chiuso di quattro mura: una stagione che non rinnego, anche di forte passione politica, ma ora si decide così, con il voto di 30 o 40 mila persone. Quello che decideranno per noi sarà vangelo", conclude Burlando.
IL COMMENTO
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