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Il ministro Andrea Orlando scende in campo alla conclusione della campagna elettorale delle infuocate Primarie del centrosinistra in Liguria. Con una lettera al Secolo XIX si schiera con Sergio Cofferati. Dopo l'appoggio di Roberta Pinotti a Raffaella Paita sancisce di fatto la spaccatura tra i 'ministri renziani'. Nel suo intervento il ministro della Giustizia ha bocciato in maniera decisa il "modello Liguria" ossia la coalizione che negli ultimi cinque anni ha partecipato al governo di Claudio Burlando.

Orlando rimanda al mittente le considerazioni sull'Ncd come parte del governo Renzi. "Il governo nazionale con settori della destra nasce da condizioni straordinarie, che il Pd sta cercando di impedire in futuro con il varo della nuova legge elettorale [...] Chi vuole aiutare il governo deve operare per unire. Condizione essenziale essenziale per vincere".

In pratica, nella sua lettera, il ministro Orlando conferma l'imbarazzo dell'establishment nazionale per gli accordi del tandem Burlando/Paita formalizzati con i 'cavalli di razza' del Nuovo Centrodestra in Liguria: con Alessio Saso (per lui un probabile posto nel listino),  con Eugenio Minasso (un probabile posto in Giunta) e Gino Garibaldi. Accordi peraltro realizzati alle spalle di Luigi Zoboli, il coordinatore regionale del partito di Angelino Alfano.

Orlando conclude con un evidente richiamo alle Primarie di Napoli, annullate per 'invasione di campo' di elementi esterni al centrosinistra. "Non mancano precedenti nei quali la partecipazione democratica è degenerata in una resa dei conti priva di respiro e prospettiva. Evitiamo, tutti insieme, che questo possa avvenire in una regione che può vantare una profonda e radicata democrazia come la nostra".