cronaca

La scatola nera della nave potrebbe portare ulteriori rivelazioni
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Sono in corso di identificazione, per essere indagati, membri dell'equipaggio del Norman Atlantic che avrebbero avuto ruoli di responsabilità nelle fasi di imbarco di passeggeri e mezzi, e in quelle dell'evacuazione dopo il rogo. L'indagine della capitaneria di porto di Bari, coordinata dal procuratore Giuseppe Volpe e dal sostituto Ettore Cardinali, punta infatti a verificare il numero esatto delle persone a bordo e soprattutto dei mezzi.

Da indiscrezioni si apprende che nel lungo interrogatorio della notte scorsa, il comandante Argilio Giacomazzi, indagato in concorso colposo con l'armatore Carlo Visentini per i reati di naufragio, omicidio plurimo e lesioni, avrebbe chiarito di aver caricato a bordo della motonave il 75 per cento dei mezzi consentiti dalla capienza massima. Gli inquirenti baresi, però, vogliono capire come siano stati sistemati e a quale distanza uno dall'altro camion e auto nel ponte 4, luogo dove si presume si sia originato il rogo.

Scopo delle indagini anche stabilire se le dotazioni di sicurezza, che risulterebbero funzionanti, siano state attivate in tempo e se siano state sufficienti ad arginare le fiamme in condizioni di forte vento: condizioni che, secondo la magistratura barese, il comandante avrebbe dovuto tenere in conto prima di partire. E poi saranno accertate le responsabilità connesse alla fase di evacuazione.

Gli inquirenti temono che le fiamme abbiano distrutto il giornale di bordo, ma confidano di recuperare la scatola nera che si trova sul relitto. Una volta attraccata a Brindisi, domani, la motonave sarà messa in sicurezza per poi effettuare un primo sopralluogo.