politica

1 minuto e 15 secondi di lettura
Nichi Vendola si schiera dalla parte dei lavoratori e contro le riforme del governo Renzi. Secondo il leader di Sinistra, Ecologia e Libertà infatti il premier starebbe avendo una deriva a destra: “Siamo con i sindacati in questa battaglia sacrosanta di ribellione, perché il governo ha imboccato la strada sbagliata. Perché tutti gli ultimi provvedimenti ci danno amarezza perché sono il segno di una politica conservatrice che non è in grado di elaborare una politica vera del lavoro”.

Il governatore della Puglia è convinto che “non si possa uscire dalla crisi riducendo i diritti, contro l’idea che si possa produrre più lavoro rendendo il poco lavoro che c’è ancora più precario e prigioniero della paura, del sentimento e del ricatto. Questa è la battaglia di chi intende presidiare il welfare e lo stato sociale, è la battaglia non solo di chi perde reddito e diritti ma anche qualunque rete di protezione sociale, perché le politiche dell’austerity hanno questo effetto di impoverire la qualità complessiva della vita, delle persone e di milioni di famiglie”.

“Questa piazza è pulita in un Paese sporco come l’Italia – ha aggiunto il leader di Sel – Se Renzi pensa o immagina o spera di poter cambiare l’Italia contro questa piazza fa un errore gravissimo e dimostra di essere lui un marziano. L’Italia si può cambiare solo insieme a questa piazza”.