cronaca

1 minuto e 34 secondi di lettura
Sono oltre 10 gli impianti di videosorveglianza presenti tra casa Stival e la scuola di Loris, il bambino di 8 anni ucciso il 29 novembre a Santa Croce Camerina, nel Ragusano. Le riprese sono adesso uno dei filoni più importanti delle indagini. Purtroppo due telecamere, posizionate proprio nei pressi dell'ingresso dell'istituto, non sarebbero funzionanti. Sarebbero andate fuori uso circa un mese fa a causa di un temporale violento.

Loris comunque al momento non appare in nessuna delle immagini visionate dagli investigatori e nelle quali, invece, si vede l'auto della madre con cui il piccolo sarebbe stato portato a scuola. Sarà però necessario vedere tutti i video a disposizione. E il Tg1 mostra un filmato in cui si vedrebbe Loris allontanarsi dalla mamma senza salire in auto.

La mamma del bambino è stata ascoltata in questura come persona informata sui fatti. Orazio Fidone, il cacciatore che ha trovato il corpo di Loris, si è recato in piazza a Santa Croce di Camerina ricevendo pacche sulle spalle e abbracci da diversi conoscenti. L'uomo è indagato, come atto dovuto, nell'inchiesta per sequestro di persona e rapimento. Fidone ha preso il caffè in un bar, ha salutato diversi amici ma non ha voluto parlare con la stampa e ha invitato cineoperatori e fotografi ad allontanarsi. Il 'cacciatore' è entrato poi nella chiesa di San Giovanni Battista prima di tornare a casa.

"Sì, ho un alibi, ed è anche facilmente verificabile: sabato mattina non ero a Santa Croce Camerina", si difende Fidone.
 Nel frattempo un gruppo di carabinieri del Ros, specializzato su crimini violenti, è arrivato nel paese del Ragusano per dare un contributo alla task force che lavora alle indagini. Sono gli stessi carabinieri che si sono occupati di crimini come il caso di Yara Gambirasio, l'attentato alla scuola di Brindisi, l'omicidio dei coniugi Burgato di Lignano Sabbiadoro e di Roberta Ragusa.