cronaca

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Diventano una polemica politica, a Triora, piccolo centro dell'alta Valle Argentina conosciuto per le streghe e l'inquisizione, i divieti messi in campo dal sindaco per salvaguardare il "gallo forcello" e il "gallo di montagna".


"Ci aspettiamo chiarimenti dalla giunta Burlando -  dice il consigliere della Lega Edoardo Rixi - per la situazione paradossale che interessa l'unica stazione sciistica presente in provincia di Imperia dove è stata vietata qualsiasi attività sportiva di montagna tra i sentieri della vallata". Rixi evidenzia come i divieti riguardino "attività di fuoripista, di sci escursionismo, di sci alpinismo, di escursioni con racchette, ciaspolate, mountain bike, arrampicata su roccia fino alla raccolta di fiori e frutti, se non consumati sul luogo". Restrizioni che però sono contenute nel provvedimento di Via della Regione. "In pratica risulterebbe che da una parte la Regione finanzia la realizzazione di impianti di risalita, con circa 2 milioni di euro - prosegue Rixi - per promuovere e implementare l'offerta turistica legata ai flussi invernali di tipo sportivo e dall'altra non consente agli sportivi di praticare le proprie attività preferite. Il tutto per difendere il 'gallo forcello' o il 'gallo di montagna'"

"Non ho fatto altro che agire come mi è stato chiesto dalla Regione - ribatte il primo cittadino di Triora - che mi ha chiesto di inserire la cartellonistica dei divieti, pena la mancata autorizzazione a procedere con il secondo lotto della seggiovia che dalla fine dei Tre Pini porta alla cima della Valletta". La stazione sciistica di Monesi, infatti, è considerata Sito di Interesse Comunitario.