
L'iniziativa dopo l'accordo firmato nei mesi scorsi che prevede la mobilità per le difficoltà dell'azienda a causa del calo dei traffici di frutta e container. I sindacati tuttavia hanno scongiurato il rischio di licenziamento per altre 66 persone.
Alcuni esuberi saranno accompagnati al prepensionamento, mentre per gli altri a dicembre dovrebbero partire i corsi di formazione concordati con Provincia e Autorità portuale con l'obiettivo di reintegrare le persone nelle altre aziende del porto. La prima ad aver dato disponibilità è la Serfer, che gestisce la movimentazione dei treni nello scalo savonese.
IL COMMENTO
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