"Il Mise ritiene quella di Vado una centrale importante per il territorio e per il sistema energetico italiano". E' quanto si legge in una nota del Ministero dello Sviluppo Economico al termine di un incontro a Roma sul futuro della centrale Tirreno Power di Vado Ligure. Alla riunione, presieduta dal Responsabile dell'Unità di gestione delle crisi aziendali Giampiero Castano, hanno partecipato anche il direttore generale di Tirreno Power Massimiliano Salvi e le organizzazioni sindacali confederali e di categoria nazionali e territoriali.
In particolare, riferisce il ministero, si è discusso "dell'assetto generale dell'Azienda e delle prospettive produttive ed occupazionali dell'impianto". "Nel corso della riunione - ha sottolineato Enrico Denevi, Flaei Cisl Liguria - ci hanno fatto capire che anche per i tecnici del ministero le prescrizioni del Pic sono da rimodulare perché impossibili da attuare".
Il 14 novembre, le osservazioni di Tirreno Power saranno espresse alla commissione istruttoria per la nuova Aia per la centrale. Giuseppe Giangrande, segretario Uil, ha sottolineato che "al tavolo non ci sono dubbi sulla qualità dell'aria, non ci sono dubbi sul ruolo strategico della centrale e non ci sono dubbi sul valore sociale dell' impianto per il territorio".
La speranza ora è quella di avere un tempestivo chiarimento anche da parte del ministero della Salute. La Conferenza dei servizi è in programma il prossimo 18 novembre.
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