
''Oltre alle vaccinazioni 'classiche' contro le malattie infettive, rispetto alle quali non va assolutamente abbassato il livello di attenzione - ha detto Pani - ci sono oggi delle grandi evoluzioni: i vaccini per l'immunoterapia del cancro, che dovrebbero arrivare nei prossimi tre anni, ed i vaccini contro l'Alzheimer e contro le sostanze di abuso come la cocaina, che dovrebbero invece essere pronti in 5-10 anni''. Dunque, ha sottolineano Pani, ''ci saranno vaccini per tutte le età della vita''. Inoltre, ''la tecnologia sta progredendo, e siamo giunti alla conoscenza del genoma informatizzata''. Ciò permette di scoprire ''meccanismi vaccinali - ha commentato - che rappresentano un'arma fondamentale contro i virus, ma permette anche di conoscere gli attacchi che il sistema immunitario rivolge a se stesso, che sono alla base di molte malattie''.
Allo studio, ha rilevato il presidente dell'Aifa Sergio Pecorelli, ''sono dunque vaccini terapeutici e preventivi. In molti casi saranno vaccini 'su misura', tagliati cioè a seconda dei singoli pazienti. Ciò - ha concluso - porrà ovviamente anche un problema di costi, che andrà affrontato''. La questione dei costi è stata sottolineata anche dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, la quale ha sottolineato come si stia lavorando ad una ''strategia a livello Ue per sostenere i costi dei nuovi vaccini'', puntando ad esempio sulla valutazione di meccanismi come quello dell'individuazione di prezzi sovranazionali.
IL COMMENTO
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