economia

Dall'assistenza sociale ai danni a comercianti, privati e strutture pubbliche
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L'alluvione di Genova è lontana dalla conclusione. Non è ancora finita per le famiglie che non sono ancora rientrate a casa. Non è ancora finita per tanti commercianti e cittadini che hanno subito danni nella notte tra il 9 e 10 ottobre. Tasse, imposte, merce e auto nel fango impediscono alle ferite economiche e psicologiche di rimarginarsi. Senza dimenticare i tanti danni alle strutture pubbliche che ricadono sulle tasche dei contrbuenti.

ASSISTENZA SOCIALE – Sono 70 ancora i nuclei familiari lontani da casa. L'ordinanza di sgombero è stata necessarie per 49 famiglie, per il resto non c'è stata necessità di un'ordinanza. I nuclei sistemati dal Comune di Genova sono 23. Per chi ha subito l'ordinanza è stato disposto un aiuto economico “a titolo di anticipazione del contributo per l'autonoma sistemazione”. I destinatari sono quei nuclei familiari la cui abitazione sia stata distrutta “in tutto i in parte ovvero sgomberata”. Famiglie che ricevono “fino a 600 euro al mese “e comunque nel limite di 200 euro per ogni componente del nucleo”, con contributi aggiuntivi in caso di portatori di handicap. Fondi che arrivano attingendo ai fondi di riserva 2014 e 2015.

TRIBUTI COMUNALI – La Giunta ha sospeso fino al 31 dicembre il pagamento di Imu, Tasi, Tari e Cosap per tutti coloro che hanno subito danni alluvionali. Uno status che deve essere confermato attraverso la presentazione di un'autocertificazione. Al 27 ottobre il numero di autocertificazioni pervenute alla Direzione politiche delle entrate e tributi del Comune di Genova era pari a 547 segnalazioni. Le aree che rientrano nella richiesta dello stato d'emergenza sono quelle mappate intorno al Bisagno e ai rivi Torbella, Garbo, Veilino, Sant'Antonino, Briscata, Torre, Mermi, Ca' de Rissi, dell'Olmo, Torbido, Fereggiano, Rovare, Noce, Chiappeto, Vernazza. Sono in incorso di verifica il Polcevera e i rivi Sant'Anna e Carbonara.

DANNI AI PRIVATI – Le segnalazioni per danni a carico di soggetti privati dovranno essere presentate entro il 10 novembre. Possono presentare domanda i privati cittadini per danni subiti a loro proprietà, gli amministratori condominiali per danni subiti a parti comuni dell’immobile, il rappresentate legale di associazioni senza partita Iva. Agli sportelli del Comune, fino al 23 ottobre sono arrivate 134 segnalazioni. Inoltre, fino al 24 ottobre si registrano 818 contatti con i cittadini allo sportello e 707 telefonate per la richiesta di informazioni. Il modello da utilizzare è sul sito delle Regione Liguria (Modello D), mentre la comunicazione di danni ad attività economiche deve essere presentata alla Camera di Commercio di Genova.

DANNI A BENI COMUNALI – Le 'somme urgenze' attivate al 27 ottobre sono 48, con danni stimati in quasi 18 milioni di euro. La Giunta del 30 ottobre dovrà deliberare inoltre sulla voragine presso il Cimitero di Staglieno e sul crollo parziale del muro del Chiostro a Rivarolo. Rimangono pendenti 50 segnalazioni. A questi si sommano altri 7,4 milioni di danni subiti da Amiu (4,5 milioni), Aster (circa 470mila euro) e Mediterranea delle Acque (2,4 milioni). Inoltre la stima dei danni a edifici come scuole, mercati, uffici e impianti sportivi supera di poco i 9,5 milioni.

DONAZIONI – Il Comune di Genova ha messo a disposizione un conto corrente per le donazioni. Alla data del 27 ottobre il totale delle donazioni è pari a 31.627 euro di cui 926 euro dalle famiglie, 250 dalle scuole e il resto da elargizioni non definite.