politica

Mentre lievitano i costi della Torino-Lione a 12 miliardi
1 minuto e 31 secondi di lettura
I costi della Torino-Lione lievitano. La cifra, anticipata dal Sole 24 Ore, aumenta da 8,5 a 12 miliardi. E la conferma arriva anche dal ministero delle Infrastrutture. In attesa dell'audizione del ministro Lupi e del rappresentante di Rfi, in Commisione ottava al Senato si è discusso anche della tratta che collega l'Italia alla Francia attraverso la linea costiera.

“Otto mesi fa è deragliato il treno ad Andora e voglio ricordare che Lupi aveva garantito di trovare finanziamenti per mandare avanti lavori che la Liguria aspetta dal dopoguerra. Ora è tutto di nuovo fermo”, ha detto il senatore genovese Maurizio Rossi nel suo intervento in commissione.

Il presidente di Liguria Civica aveva votato contro la Torino-Lione “proprio perché per me la Liguria aspetta quei fondi da quarant'anni. A luglio ho fatto un'interrogazione al ministro Lupi ma non ha mai risposto. In aula ho insistito, ma lui continua a eludere ogni domanda. La ritengo un'offesa non solo a me, che rappresento una lista civica nel gruppo misto, ma a tutta la Liguria”.

La nuova stima di costo della tratta internazionale della Torino-Lione è contenuta nel Contratto di Programma di Rfi. Leggendo i documenti delle Ferrovie si desume che l'investimento per la costruzione del tunnel di base, più le stazioni internazionali e i raccordi con le linee storiche, ammonta a 11,9 miliardi. Contro gli 8,5 miliardi dichiarati in ogni contesto ufficiale. e che fanno riferimento alle cifre stimate dalla Francia che, però, ragiona a costi costanti, fermi al valore di approvazione dell'ultimo progetto. Intanto la linea costiera attende i finanziamenti per il raddoppio del binario.

Rossi non ci sta e si appella alla Commissione. “Chiedo il vostro sostegno per sapere che fine ha fatto questo raddoppio perché, sino a quando non deraglierà un altro treno, probabilmente non se ne parlerà più”.