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"Trattare cosa? La cosa surreale è che Camusso dica che si deve trattare. È giustissimo che sindacato tratti ma tratta con gli imprenditori per salvare posti di lavoro. Il sindacato non fa trattative con il governo, non chiede permesso, le leggi non si scrivono con i sindacati ma in Parlamento". Così Matteo Renzi a '8 e mezzo'.

"Se i sindacalisti vogliono trattare si facciano eleggere, ce ne sono già, si troverebbero a loro agio": continua il premier. "Io ho detto ai ministri - prosegue - che siamo disponibili ad ascoltare, ho detto che questa è la nostra manovra, se avete considerazioni da fare vi ascoltiamo se vi viene più comodo mandateci una mail, ma è ora di finirla di pensare che si alza uno e blocca gli altri".

"Il governo deve parlare con il sindacato e lo deve ascoltare, ma forse è arrivato in Italia il momento che ciascuno torni a fare il suo mestiere le leggi si fanno in Parlamento, non nei tavoli per le trattative", ha detto ancora Renzi.


"Le critiche a me vanno benissimo, io sono allergico alle critiche ingenerose che fanno all'Italia". Afferma Renzi. "Io penso che il potere di veto dei piccoli partiti abbia distrutto il nostro paese, lo dico con grande rispetto confermando per la terza volta che noi ascoltiamo tutti, ma il potere di veto ha bloccato le riforme e ha messo i bastoni tra le ruote anche a Prodi che è andato a casa due volte". "Non sono d'accordo, non credo che il diritto di sciopero sia da limitare e Silvia Fregolent ha già risposto dal palco. Ma è legittimo che ci siano luoghi in cui si discute mentre non va la rappresentazione della Leopolda dove basta mezza affermazione di Serra per aprire polemiche". Così Matteo Renzi.


E la leader della Cgil, Susanna Camusso, aggiunge: "Il problema è che non avevano mandato a discutere. Questa è la sintesi del rispetto che si ha per le parti sociali", dice: "E' surreale".