
E' in questo scenario che emerge la preoccupazione dei medici di famiglia valligiani. A ribadirla attraverso i microfoni di Primocanale è Stefano Garrè che svolge attività pluri decennale lungo l'entroterra: "In questi casi senza un ospedale e con il pronto soccorso più vicino a 30 chilometri e inevitabili code di ore, la gente chiama noi. Sfidiamo frane e maltempo per dare un servizio. Spesso mettiamo a rischio la nostra vita senza mezzi adeguati. Lavorare così è davvero difficile".
IL COMMENTO
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