Riunione in tempi brevi tra tecnici e avvocati per correre ai ripari. La lettera del ministero delle Infrastrutture che bacchetta Genova per l'assenza del tracciato della Gronda dal Piano urbanistico comunale (Puc) ha avuto l'effetto di una scarica ad alta tensione. I vertici di Palazzo Tursi si aspettano una replica rapida quanto circostanziata alla missiva del dicastero. In ballo c'è la possibilità di proseguire con la trattativa sugli espropri per il "vincolo di pubblica utilità". Il rischio maggiore riguarda lo slittamento della conferenza dei servizi. Il percorso dell'opera che, per i principali attori economici della regione, è fondamentale assume giorno dopo giorno i contorni dell'odissea.
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