cronaca

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Dall’elenco delle opere dello Sblocca Italia spariscono Gronda e Terzo Valico. E’ l’ultimo atto di quella che assomiglierebbe sempre di più a una farsa, se non fosse che in gioco c’è il futuro della Liguria. Si confermano così i timori delle scorse settimane, dopo che Lupi aveva detto che sarebbe stato assurdo finanziare la Gronda interamente con l'aumento dei pedaggi autostradali (spalmati su tutto il territorio nazionale e per la durata dei lavori, cioè 8-10 anni).

Dopo le polemiche e le tensioni tra Genova e Roma, Gronda e Terzo Valico erano ricomparse nel decreto Sblocca Italia, ma ora, come riportato nell’edizione odierna di Repubblica-Il Lavoro, spariscono dall’elenco. Resta solo il cantiere di ampliamento dell’aeroporto di Genova, che però sarà realizzato in completo autofinanziamento (20 milioni di euro che arriveranno dalla società di gestione del Colombo).

Se tecnicamente la Gronda neanche deve figurare nel provvedimento, ben diverso è il discorso relativo al Terzo valico, questo sì finanziato dallo Stato. Ma si ricorderà che c'era stata la richiesta dell'allora numero uno di Fs Moretti di stornare dei finanziamenti dai lotti successivi del Terzo valico ad altre opere, con l'imopegno da parte del ministro Maurizio Lupi di ripristinare i fondi appena fossero serviti per l'avanzamento dei lavori. L'opera ormai è partita e di recente proprio Lupi ha compiuto un sopralluogo sul cantiere. Si tratta di vedere se manterrà fede all'impegno assunto all'epoca e se eviteà di insistere sul prevedere per la Gronda una quota di finanziamento diversa dall'aumento dei pedaggi. Che i liguri, peraltro, già pagano per infrastrutture realizzate in altre aree del Paese.  Inoltre, e non ultimo dei problemi, non risulterebbero finanziamenti per il raddoppio della tratta ferroviaria di Andora, promessi in un'intervista proprio dal ministro delle Infrastrutture Lupi. Restano invece gli stanziamenti per la Torino-Lione.