cronaca

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Una valanga di fango improvvisa, violentissima, che ha seminato in un attimo morte e distruzione durante una festa paesana nel Trevigiano. Morte e distruzione la notte scorsa. Una 'bomba d'acqua' si è abbattuta con tutta la sua potenza nella zona di Refrontolo, facendo tracimare un piccolo torrente, il Lierza, che ha spazzato via in pochi istanti persone, strutture, automobili, durante una festa paesana affollata di gente. Il bilancio è tragico, e ancora provvisorio: 4 i morti, almeno una ventina di feriti, dei quali uno grave. 

ll disastro è avvenuto poco prima della mezzanotte. La piccola località del Molinetto della Croda - luogo frequentato dai turisti, anche per il famoso e antico mulino ad acqua - è stata colta all'improvviso dalla potenza del fortunale. Una pioggia battente che nel giro di qualche decina di minuti ha ingrossato a dismisura tutti i corsi d'acqua, tra cui il Lierza, vicino al quale era in corso la "Festa degli Omeni" con un centinaio di persone.

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, avuta notizia del tragico bilancio dell'evento alluvionale, esprime la propria solidarietà alla comunità locale e la sua commossa partecipazione al dolore delle famiglie delle vittime e l'augurio di pronta guarigione ai feriti.

"Chiederemo subito lo stato di calamità per tutta la zona colpita. Questo è un lutto per tutto il Veneto e per l'Italia". Lo ha detto a Refrontolo il presidente del Veneto, Luca Zaia, che per tutta la notte si è tenuto in costante contatto con i soccorritori. Zaia ha annunciato che la Regione ha già attuato lo stato di crisi per la zona.