Nel mare magnum delle partecipate pubbliche (totalmente o in parte), sono quelle che dipendono in qualche modo dagli enti locali a fare da padrone. La Corte dei Conti ne ha contate 5.258. Ma un terzo di queste, sottolinea il procuratore generale presso la Corte, Salvatore Nottola, nel suo giudizio sul rendiconto generale dello Stato per il 2013, è in perdita.Una miriade di società che sono costate lo scorso anno solo alle casse dello Stato 26 miliardi. Imprese di un mondo ancora poco conosciuto e poco trasparente e che necessita al più presto di "un disegno di ristrutturazione organico e complessivo". E' la sollecitazione che arriva dalle Corte dei Conti.
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