"Un passo decisivo per garantire la sostenibilità del nostro sistema sanitario per i prossimi 15-20 anni": questo rappresenta, per il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il Patto per la Salute 2014-2016 chiuso oggi con le Regioni ed il ministero dell'Economia.Il documento passerà ora alla Conferenza Stato-Regioni per la firma dei governatori. Un accordo che delinea, nei suoi contenuti, la programmazione sanitaria per i prossimi tre anni, a partire dai capitoli riguardanti i nuovi ticket ed i Livelli essenziali di assistenza (Lea), la cui definizione nel merito slitta però a dopo l'estate. Il ministro, in audizione in commissione Sanità al Senato, si è detta ''soddisfatta'', auspicando che non ci siano ostacoli alla firma definitiva dell'intesa e in attesa dell'incontro decisivo alla Stato-Regioni, la prossima settimana, il diktat è quello del riserbo: per questo, nella riunione di oggi al ministero, il documento cartaceo consegnato agli assessori sarebbe poi stato ritirato, proprio per impedire fughe di notizie nel merito prima del vaglio finale dei governatori.
Ad illustrare in linea generale i contenuti è stato lo stesso ministro, partendo da due punti centrali e acclarati: la ''certezza delle risorse'' (il Fondo sanitario nazionale per il 2014 sarà di 109,9 mld, per salire nel 2015 a 112 mld e nel 2016 a 115,4 mld) e la procedura di ''Spending review interna'' che permetterà di reinvestire i risparmi nello stesso settore sanitario. Tanti gli ambiti affrontati nel Patto, dalla riorganizzazione della rete ospedaliera alle cure primarie e l'innovazione.
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