E' stata una crisi cardiaca associata ad una crisi respiratoria ad uccidere Stefano Di Bartolo, l'imprenditore di 41 anni, il cui cadavere è stato scoperto giovedì scorso nella sua abitazione di via Genova, nel quartiere di Valloria a Savona.
Dall'autopsia eseguita oggi su disposizione della Procura della Repubblica di Savona è stato accertato che si è trattato di un "episodio del tutto personale". Di Bartolo è morto per soffocamento, dovuto alla corda che gli stringeva il collo durante un gioco erotico. In casa, in quel momento, era solo così come era stato ipotizzato dalla squadra mobile e dalla polizia scientifica della questura. Gli agenti avevano compiuto un accurato sopralluogo nell'appartamento non trovando nulla di anomalo.
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Giallo di Savona, autopsia conferma 'tragica fatalità'
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