Un'indagine "faticosissima", costruita a piccoli tasselli, arrivata a una svolta definitiva proprio grazie al DNA. Il procuratore Letizia Ruggeri, titolare del caso Yara, è certa della validità del metodo scientifico usato dagli inquirenti. "Dopo aver riesumato il corpo di Guarinoni, non c'è dubbio che sia lui il vero padre di Bossetti. A questo punto, dopo i primi mesi da incubo, il DNA è il faro per proseguire le indagini""Non ci sono state contraddizioni nel percorso investigativo basato su una linea operativa strettamente scientifica, dall'individuazione della madre del presunto autore fino all'individuazione della persona che conoscete", ha detto il pm Ruggeri. Che, poi, ha risposto alle polemiche sugli elevati costi delle indagini, definendole "aride e stupide" e dicendo che "per chiarire la morte di una 13enne non si bada a spese".
Nonostante le prove scientifiche, la madre di Bossetti, Ester Azzuffi, continua a negare che Guerinoni sia il padre biologico e che il figlio sia autore dell'omicidio di Yara.
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