Sono stati revocati dal gip gli arresti domiciliari al sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, che torna quindi in libertà, pur restando indagato nell'ambito dell'inchiesta sul Mose. Lo ha confermato all'ANSA l'avvocato di Orsoni, Daniele Grasso, che aveva fatto istanza al gip Alberto Scaramuzza. Orsoni ha concordato, attraverso i suoi legali, con i Pm dell'inchiesta Mose un patteggiamento a quattro mesi. Sulla congruità del patteggiamento dovrà esprimersi il Gup. Orsoni è indagato per finanziamento illecito. Orsoni è tornato sindaco a tutti gli effetti dopo la remissione in libertà decisa dal gip.
La carica era stata sospesa, dopo il provvedimento di arresti domiciliari nell'inchiesta Mose oggi revocato dal Gip, dal prefetto sulla base di quanto prevede dalla legge Severino. Il sindaco è giunto a Ca' Farsetti alle 13 'scortato' da alcuni vigili urbani e dai due legali di fiducia, Daniele Grasso e Maria grazia Romeo. Un breve applauso da parte di alcuni dipendenti ha salutato il suo ingresso. Poi è salito al primo piano dove ha l'ufficio.
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