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Un applauso ha accolto l'arrivo di Matteo Renzi alla Direzione del Pd:

"Questa nostra direzione - ha detto il segretario - deve essere non tanto l'occasione per fare festa ma per una riflessione e un'analisi del voto, con il sorriso, per cercare di capire cosa abbiamo da fare e come impostare i prossimi mesi".

Poi i temi europei e soprattutto il lavoro: "Le misure attuate dalla Ue in un momento di crisi che risale a teorie degli anni 80 non danno una risposta sufficiente alle attese dei cittadini", ha detto Renzi.

"Siamo il primo partito del Pse non per andare a mettere bandierine con i nomi, è fisiologico ma il nostro compito è richiamare il Pse a quanto detto in campagna elettorale che è per noi fondamentale e per cui siamo entrati nel Pse".

"Immediatamente dopo la fine del passaggio in Senato" delle riforme costituzionali, e comunque "entro l'estate", deve essere approvata la legge elettorale, ha detto Renzi. L'obiettivo è "fare la legge elettorale ma non per andare a votare", anche considerato che "agli altri è passata la voglia di andare a votare".