Un migliaio i cittadini si sono uniti al corteo dei lavoratori dell'Agnesi per dire "No" alla chiusura dello storico pastificio: a rischio ci sono circa 150 posti di lavoro. La Chiusura è stata ribadita pochi giorni fa, dall'industriale Angelo Colussi, e fissata ai primi mesi del 2015. La manifestazione si svolge in concomitanza di uno sciopero di 8 ore per turno che bloccherà la produzione fino alle 6 di domani mattina.
In corteo sindacati, associazioni di categoria, politici, amministratori e appartenenti anche alle diverse realtà produttive della provincia. Ci sono anche i lavoratori della Porto di Imperia spa, che temono per il loro posto di lavoro dopo il fallimento della società, e delegazioni della Riviera Trasporti, l'azienda del trasporto pubblico in provincia. "Agnesi vive con Imperia": questo uno dei principali slogan della manifestazione.
Nessun vessillo di partito, come chiesto dai lavoratori Agnesi. In testa al corteo il sindaco di Imperia, Carlo Capacci, accompagnato dagli assessori regionali Enrico Vesco e Giovanni Barbagallo, seguiti dal consigliere regionale Marco Scajola, dal presidente della Provincia Luigi Sappa e da un gruppo di amministratori locali.
"Colussi vada pure a produrre la pasta altrove, noi continueremo a produrla a Imperia, a costo di cambiare il marchio e di chiamarla magari 'Pasta Mulino Agnesi'". E' la proposta provocatoria dei lavoratori dell' Agnesi, in particolare del sindacalista Pierluigi Lazzarini (Cisl), lanciata a margine del corteo di protesta tenuto oggi a Imperia contro la chiusura annunciata dall'azienda.
cronaca
In mille al corteo contro la chiusura del pastificio Agnesi
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