economia

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Ancora una giornata di protesta per i150 lavoratori dello stabilimento Wartsila di Genova, con un presidio a partire dalle 8 di fronte ai cancelli del varco di Piazza Cavour.

Nel comunicato unitario di Cgil, Cisl e Uil si precisa che venerdì all'incontro, il terzo, fra il Coordinamento Nazionale di Fim Fiom e Uilm e la dirigenza aziendale di Wartsila Italia, che avrebbe dovuto affrontare nel merito il piano di ristrutturazione presentato dall'azienda e contenente i 130 esuberi, l'azienda ha confermato gli esuberi. Una scelta che il sindacato considera "inaccettabile". Preoccupazioni anche a Genova, dove lavorano 150 dipendenti della multinazionale filandese nel settore della costruzione motori e che a Genova ha sede nel settore delle riparazioni navali. Lavoratori che il 24 marzo avevano incrociato le braccia per ore.

Le RSU nello specifico ritengono che il piano non porti "prospettive in termini industriali". Il Coordinamento Nazionale conferma che la "priorità della discussione deve essere sul piano industriale e quindi sulle prospettive della Wartsila Italia, che non possono nel modo più assoluto avere dei licenziamenti come obiettivo finale".