cronaca

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La bimba che vedete in fotografia si chiama Gaia e ha cinque anni.

"Un giorno - racconta Anna, la mamma - ha disegnato un pollo a quattro zampe, proprio come lo vedeva al supermercato. Ed è lì che è nata l'idea".

L'idea di lasciare tutto, ma solo per un po'. Sei mesi a spasso per l'Italia utilizzando il baratto, zero soldi, filmando luoghi, persone, risultati di un vero e proprio esperimento. Un modo per fare conoscere a Gaia il vero mondo.  "Quello che oggi definiamo antico - dice Anna - Quello dei nostri nonni, di quando si viveva un po' più lentamente". Al suo fianco, Lucio, il papà di Gaia, videomaker pronto a filmare cosa succederà. Il progetto si chiama "Unlearning" e vuol dire proprio questo: disimparare. Fine dei ritmi super veloci, di giorni trascorsi all'asilo, di cemento  e di polli a due zampe.

La prossima settimana questa famiglia genovese partirà alla volta della Sicilia e sarà ospite di un nucleo famigliare cercando di, giorno dopo giorno, smantellare un po’ di convinzioni e di credenze e imparando nuove abitudini. Il tutto, sotto la grande lente di Lucio in modo tale che la loro esperienza possa essere una specie di guida per altre famiglie che volessero provare a fare altrettanto.
Come c'è scritto sulla locandina che promuove il documentario: "Un viaggio tra decrescita, baratto e nuovi mondi alla ricerca di...un pollo".
Un pollo vero.