cronaca

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Un contadino perde il suo raccolto di fave perché il terreno dove le coltivava viene espropriato dal Cociv per realizzare il Terzo Valico, l'alta velocità ferroviaria Genova-Milano: è scontro a Palazzo Tursi in consiglio comunale a Genova.



Da un lato il vicesindaco Stefano Bernini, favorevole all'opera, dall'altro il capogruppo M5S Paolo Putti, contrario. L'esproprio del terreno è avvenuto a Genova Trasta in via Ceresole. "L'amministrazione comunale, già l'anno scorso quando si è verificato il problema di un'accelerazione eccessiva degli espropri, ha fatto sospendere le pratiche insieme alla prefettura, - ribadisce Bernini - Tra tutte le proprietà che sono state contattate, una, quella di cui parla il capogruppo M5S Paolo Putti, ci ha anche scritto che non aveva nessuna intenzione di essere aiutata nel rapporto con il Cociv e che avremmo fatto bene a cambiare mestiere perché era contraria alla realizzazione dell'opera, abbiamo preso atto che 'non voleva un confronto. La proprietà aveva tutto il tempo utile per avvisare l'affittuario affinché non piantasse fave perché non le avrebbe potute raccogliere, non l'ha fatto, il contadino ha piantato le fave". "Si spendono 6 miliardi di euro per un'opera inutile che crea fino a 700 posti lavoro, - attacca Putti - 8 milioni di euro per creare un posto di lavoro, con quei soldi si potrebbe fare tanto di più, il Cociv si compra la disperazione della gente usando le grandi risorse dietro alle grandi opere per comprare la disponibilità della gente, una cosa inaccettabile, non c'e' niente che si può dare rispetto a ciò che la Valpolcevera va a perdere".