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"Con molta franchezza, trovo discutibili alcune reazioni di queste ore e giorni per cui forti di alcuni sondaggi con l'Italicum vince Berlusconi. Le elezioni si vincono o si perdono se si prendono i voti non se si cambia sistema elettorale". Così il segretario Matteo Renzi alla direzione Pd.

"Considero ben poca cosa chiudere l'accordo solo sulla legge elettorale. Limitarsi a quello sarebbe una sconfitta e per questo abbiamo detto alle persone con cui abbiamo discusso" l'intesa sull'Italicum "che non avremmo accettato un meccanismo di accordo sulla legge elettorale per poi andare va al voto, ma l'avremmo inserito in un pacchetto di riforme": così Renzi.

"Mi ha molto colpito la discussione che non c'è stata a seguito della scelta seria e discutibile del principale gruppo industriale del paese di portare la sede legale ad Amsterdam e la sede fiscale a Londra. Mi ha colpito che su questo tema si siano spesi due giorni di dibattiti, molto meno che sul rimpasto o le discussioni tra noi". E' la premessa "stravagante" con cui Matteo Renzi ha aperto la direzione del Pd.

"Mi colpisce - aggiunge - perchè qualche debito con l'Italia quel gruppo ce l'ha ma non abbiamo aperto la discussione sul nostro modello fiscale".

"Giovedì prossimo la direzione Pd si occuperà di Europa, collocazione europea e congresso del Pse. E imposteremo il lavoro sia per le candidature per le elezioni europee che sui contenuti", annuncio aRenzi . "Stiamo cercando di portare tutto il Pse sulla posizione di cambiare il nome in 'Partito dei socialisti e democratici europei'". Renzi fa una panoramica degli appuntamenti delle prossime settimane: "Mercoledì prossimo alle 18.30 incontreremo i presidenti di Regione del centrosinistra per evitare che la discussione su Riforme e Titolo V prenda una piega di ostilità rispetto al ruolo delle Regioni", spiega. "Mercoledì sera faremo una riunione con i senatori". "Il giovedì successivo" la direzione Pd si occuperà del Jobs act, su cui c'era stata la richiesta di approfondire e presenteremo del materiale prima".

"Infine, il primo giovedì di marzo ci sarà un'iniziativa molto importante dedicata alla campagna di ascolto sulla scuola, con elemento ulteriore, un progetto sull'edilizia scolastica". Alle elezioni "vedo un simbolo del Pd ma accanto do per scontato sia un raggruppamento di moderati che non vuole stare con il Pd ma neanche dall'altra parte e presumibilmente una parte della sinistra". "Se ci sono stati problemi" per il governo "non li ha mai posti il Pd, che non ha mai fatto mancare il suo appoggio in nessun passaggio rilevante. La nostra fiducia è sempre stata costante" anche su temi su cui c'erano perplessità. "Nessuno qui dentro ha mai detto che l'accelerazione sulle riforme è un errore, se siamo ad un passo dal pacchetto delle riforme è perchè ha preso un'iniziativa il Pd. Il Pd dà una mano al paese in questo modo". Così Matteo Renzi spiegando il ruolo del Pd-

Il premier Enrico Letta è giunto nella sede del Pd per la Direzione nazionale del partito. Tra gli altri alla sede di Largo del Nazareno sono arrivati anche l'ex segretario Guglielmo Epifani, il ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio e diversi membri della direzione, da Ivan Scalfarotto a Marianna Madia.