La Banca centrale europea manterrà il tasso di riferimento allo 0,25% o a livelli inferiori "finché sarà necessario" e "seguiterà a sostenere la graduale ripresa dell'area dell'euro". Lo si legge nel bollettino mensile. La Bce attende "che nei prossimi mesi l'inflazione si attesti in prossimità dei livelli attuali", con pressioni "contenute" sui prezzi nel medio periodo.
Il rapporto deficit/Pil dell'Italia, atteso al 3% nel 2013 contro l'obiettivo del 2,9% e al 2,5% nel 2014 contro l'1,8% del programma di stabilità, si deve "principalmente a un peggioramento delle condizioni economiche". Lo scrive la Bce, ricordando che per la Ue il risanamento strutturale "è inferiore allo sforzo richiesto".
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