Nel penitenziario di Marassi è stato incarcerato un magrebino risultato affetto da tubercolosi polmonare attiva: il detenuto, prima di essere ricoverato presso il reparto malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, ha avuto contatto con, almeno, altri cinque detenuti e con diverse unità di Polizia Penitenziaria.Il segretario regionale della UIL Pubblica Amministrazione - Penitenziari, Fabio Pagani, non nasconde la preoccupazione per l'evolversi della situazione sanitaria al carcere genovese, dove qualche mese fa si sono registrati altri due casi di TBC. “ Ora però non si può più minimizzare o banalizzare il problema - afferma il sindacalista -, parliamo di malasanità nel carcere di Marassi, dove gli addetti ai lavori mettono quotidianamente a rischio, colpa la loro mala gestione, la salute dei poliziotti e dei detenuti stessi”
"non possiamo esimerci - continua Pagani - dal rilevare che a Genova Marassi la gestione sanitaria della vicenda ingenera non poche perplessità che incrementano le già critiche condizioni dell’Istituto, colpito da cronico sovraffollamento: oggi sono presenti 800 detenuti su una capienza di 450 e carenza di uomini e donne della Polizia Penitenziaria, meno 100 unità".
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