
"In questo modo - continua l'assessore - non ci si baserà più su una carta statica, in cui veniva segnalata solo l'alluvionabilità della zona, ma sulla possibilità che la pioggia ha di colpire la popolazione, calcolando la presenza di caseggiati, ospedali e scuole"
Ai sindaci e ai delegati delle protezioni civili dei comuni liguri sono stati presentati tre casi pilota, i piani di emergenza dei comuni di Genova, Vernazza e Quiliano: "Solo trasferendo know-how e sistemi di buone pratiche potremo espandere questa consapevolezza a tutto il territorio ligure"
IL COMMENTO
L’alleanza non basta, serve il candidato giusto come Salis
Viva l’assessore Robotti che riparla di isole pedonali e alberi