Cinque capitoli divisi in 288 brevi paragrafi: è così composta la "Evangelii gaudium", l'esortazione apostolica firmata da Papa Francesco che indica le "vie per il cammino della Chiesa nei prossimi anni".Tra le tante riforme proposte, il Pontefice afferma che "un'eccessiva centralizzazione, anzichè aiutare, complica la vita della Chiesa e la sua dinamica missionaria". Resta ferma la condanna dell'aborto e dell'eutanasia "Non è progressista pretendere di risolvere i problemi eliminando una vita umana".
"Però - ammette - è anche vero che abbiamo fatto poco per accompagnare adeguatamente le donne che si trovano in situazioni molto dure". Il Papa ha, inoltre, voluto mettere in guardia dai luoghi comuni sull'Islam, ribadendo che il Corano è contro la violenza.
Ciò che più colpisce è l'attenzione che la Chiesa dovrebbe rivolgere ai poveri: "Occorre affermare, senza giri di parole, che esiste un vincolo inseparabile tra la nostra fede e i poveri. Non lasciamoli mai soli". Denuncia infine il Papa: "I meccanismi dell'economia attuale promuovono un'esasperazione del consumo" mentre "gli esclusi vedono crescere questo cancro sociale che e' la corruzione profondamente radicata in molti Paesi, nei governi, nell'imprenditoria e nelle istituzioni, qualunque sia l'ideologia politica dei governanti".
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