''Il femminicidio è il segno di una incapacità crescente di gestire le proprie emozioni che, se trovano degli ostacoli alla propria soddisfazione, tendono a distruggere l'ostacolo. Sono il segno di una cultura e di una società malata di individualismo dove l'individio, con le proprie emozioni, i propri pensieri, programmi è al centro di sé stesso e laddove ci sono ostacoli tende a eliminarli anche purtroppo a volte in questo modo tragico'': in questo modo il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e Presidente della Cei, ha commentato l'aumento del fenomeno delle donne uccise dai propri compagni attuali o precedenti.Per il porporato ''è necessario che a tutti i livelli della società, famiglia, istituzioni e sul piano educativo, si introduca e si recuperi una cultura diversa che valorizzi i legami reciproci, che non metta al centro sé stesso le proprie emozioni o le proprie pretese ma che insegni alla gente a stare insieme portando gli uni i pesi degli altri e accettando che noi non siamo il criterio di giudizio per la vita degli altri''.
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