
Un'assemblea, cui ha partecipato soltanto una parte dei dipendenti, ha invece proposto un rinvio della consultazione. Tale rinvio metterebbe in discussione l'applicazione degli ammortizzatori sociali e degli altri impegni contenuti nell'accordo. Mi auguro che il referendum si svolga nei prossimi giorni. In mancanza di un responso referendario, gli amministratori hanno comunque il dovere di salvare il teatro e per questo assumeranno le decisioni più opportune.”
IL COMMENTO
Bravo vescovo Savino! Il referendum come “custode della democrazia”
Nella Genova più "salata" caccia al centro dimagrito