Questa mattina gli ufficiali giudiziari - su disposizione dell'Agenzia delle Entrate - hanno eseguito un sequestro conservativo per beni del valore di circa 50.000 euro alla Porto di Imperia Spa, incaricata della gestione del porto turistico imperiese.
In dettaglio sono stati pignorati un'auto Audi di rappresentanza, due auto elettriche, un gommone e varie attrezzature da ufficio (scrivanie e sedie). Il materiale è stato lasciato in custodia alla società, che fino al 31 luglio è in regime concordatario.
E' stata la stessa Agenzia delle Entrate a disporre il sequestro 'solo' di beni non funzionali all'attività del porto. La vicenda riguarda una richiesta di sequestro conservativo per un importo di 142 milioni di euro, per sovrafatturazioni dal 2007 al 2010. Le contestazioni dell'Agenzia delle entrate partono da un verbale della guardia di finanza, da cui sono poi iniziati gli accertamenti.
"Questo pignoramento lo riteniamo assolutamente ingiusto. Per noi si tratta di una pretesa fiscale che riteniamo del tutto infondata. I nostri legali stanno già lavorando al caso". Queste le dichiarazioni rilasciate al telefono da Giuseppe Argirò, amministratore unico della Porto di Imperia Spa in merito al pignoramento del costruendo porto più grande del mediterraneo eseguito dagli ufficiali giudiziari del Tribunale di Imperia in seguito alla richiesta della Commissione Tributaria provinciale scattata al termine dell'accertamento dell'Agenzia delle Entrate ed ai142 milioni di euro chiesti dal Fisco per le "sovrafatturazioni" che sarebbero state emesse da parte delle società di Francesco Caltagirone.
La notizia, com'era prevedibile, sta sollevando polveroni in tutto l'imperiese perchè rappresenta un'altra grossa tegola per quanto riguarda la continuazione dei lavori per completare il porto ed anche per arrivare ad un possibile piano concordatario con le banche al fine di evitare il fallimento della Porto di Imperia Spa. Se poi il pignoramento dovesse anche sfociare nel blocco dei conti correnti della Spa Porto di Imperia sarebbe davvero la fine perchè sarebbe impossibile pagare fornitori e tutti i dipendenti.
Sarebbe la paralisi totale.
porti e logistica
Porto Imperia, l'Agenzia delle Entrate pignora beni
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