
“Viviamo in un Paese in crisi che però può fare più di Spagna, Grecia e Portogalli ma il nostro è anche un Paese lento, barocco, avvitato – è lo sfogo di Burlando in mattinata – Ma in questo momento è fondamentale il tempismo, perché è le famiglie vendono i propri bene per arrivare a fine mese”.
Ma c’è anche ottimismo: “Bisogna ripartire – dice Burlando – abbiamo l’industria anche l’acciaio un po’ l’abbiamo perso ma contiamo di salvarlo, abbiamo il turismo, l’arte e la cultura”. E la politica della riprese, per Burlando, si chiama “fare”. (Anna Chieregato)
IL COMMENTO
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