Cronaca

44 secondi di lettura
 "E' infondato sostenere che il registro delle unioni civili del Comune di Genova indebolisce l'istituto della famiglia": con queste parole il sindaco di Genova, Marco Doria, difende la scelta della sua amministrazione sull'istituzione di un registro comunale per le unioni civili, criticata sia dall'arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco, sia dal quotidiano della Cei, Avvenire.
 

"L'istituto della famiglia - afferma Doria - è regolato da leggi che non vengono in alcun modo toccate da questo provvedimento. Piuttosto penso che la famiglia sia stata offesa da comportamenti, mai adeguatamente stigmatizzati, di chi con posizioni di potere partecipava ai 'family day' e al tempo stesso mercificava i rapporti tra uomo e donna".
 

"Con il registro delle unioni civili - conclude il sindaco - é possibile riconoscere forme di convivenza, legami affettivi, che sono una presenza oggettiva nella nostra società".