Politica

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Lunga intervista esclusiva del direttore di Primocanale Mario Paternostro al presidente della Regione Claudio Burlando.


Tanti i temi toccati. L'analisi del voto, i problemi legati all'ingovernabilità ma soprattutto quali devono essere i rapporti futuri con il vero vincitore delle elezioni: cioè Grillo e il Movimento 5 Stelle.

E poi la crisi al'interno del Pd, il ruolo di Bersani, le prospettive per Renzi e le ipotesi di alleanze future, le ipotesi di nuove elezioni entro un anno, di creazione di un governo transitorio per rifare la legge elettorale, ma anche di ricadute del voto sulle giunte di Genova e della Liguria.


Sul Movimento 5 Stelle: "La politica in questo momento è molto debole, quindi le personalità nuove vanno bene. E' stato un errore considerare il M5S semplice antipolitica. A me piace fare politica andando in giro, e girando tra la gente si capiva il distacco tra i cittadini e la politica. Ora è necessario capire come andare avanti".

E ancora: "Il 30% con Sel ci dice che il Pd rappresenta circa un quarto del Paese reale. Il tema comunque ora è quello della crisi dei due maggiori partiti italiani. Miracolo Berlusconi? In parte è vero, ha impedito a noi di vincere".

Sugli scenari governativi futuri: "Ho guardato fino a notte fonda le percentuali alla Camera, con esigua minoranza del centrosinistra e lievissima al Senato con lievissima maggioranza di senatori. Questo vuol dire che senza il Pd non si governa. Ora ci sono tre possibili scenari. Uno: si vota subito. Due: si portano avanti alleanze classiche. Tre, che io privilegio, il dialogo con le altre forze politiche e soprattutto col Movimento 5 Stelle. Dovremo proporre al M5S alcuni cambiamenti da portare avanti insieme come: la riduzione del numero dei parlamentari, il dimezzamento dei finanziamenti ai partiti e una riforma della legge elettorale che permetta di governare. Insomma una riforma generale del sistema politico. Un sistema politico che convive con una legge come il Porcellum senza cambiarla commette un errore enorme".

Burlando prosegue: "Con questa legge elettorale è difficilissimo pensare che possa uscire una situazione di governabilità. E' necessario riformare il sistema politico per permettere all'Italia di ripartire nel giro di un anno. Quale governo deve farlo? Dobbiamo prendere atto del voto e del boom di Grillo e dialogare, senza chiuderci in trincea. Bersani dovrà dialogare con le forze politiche presenti in Parlamento e portare avanti un percorso comune per poi tornare al voto a riforme completate. Grandi riforme economiche e sociali ora sono impensabili".

E poi sul Pd e su Renzi: "Renzi sceglierà cosa fare, lui ha portato avanti la sua battaglia. Dopo una campagna elettorale debole è stato richiamato ma è stato troppo tardi. Oggi direi che quello che deve fare di meno è proprio Renzi. Per il Pd il risultato elettorale è una sconfitta, perciò andrà avviato un processo di autocritica forte".

Sulle ricadute locali delle elezioni: "Non penso che l'ascesa di Grillo rafforzi la giunta Doria. Si va avanti con Doria e sulle grandi scelte cittadine e regionali chi ha compito di governo deve rispettarlo".