"Nessuna intesa restrittiva della concorrenza si è realizzata, almeno nei termini prospettati nel provvedimento" con il quale l'Antitrust, il 22 febbraio 2012, inflisse multe per oltre 4 milioni di euro a una serie di aziende accusate di avere realizzato un 'cartello' tra agenti marittimi nel porto di Genova al fine di realizzare un'intesa sui prezzi.
E' quanto sostiene la Prima sezione del Tar del Lazio nella motivazione delle sentenze con le quali il 2 novembre scorso annullò le sanzioni inflitte a Csa, Coscon Italy, Gastaldi & C, Agenzia Marittima Prosper, K-Line Italia, Cma Cgm Italy, Yang Ming Italy, China Shipping (Italy) Agency, Zim Italia, Medmar, Agenzia Marittima Le Navi, Apl Italia Agency, nonché alle associazioni Assagenti e Spediporto.
Erano state accusate di aver realizzato un'intesa, durata almeno dal 2004 al 2009, in tema di fissazione delle tariffe di molti servizi erogati, come i documenti per l'import e l'export delle merci e i cosiddetti 'diritti fissi'; intesa che aveva avuto un impatto di rilievo sul mercato del trasporto marittimo nazionale. Per il Tar "nessuna intesa anticoncorrenziale è stata raggiunta tra Assagenti e Spediporto – si legge nella sentenza – e comunque, quando pure un siffatto accordo fosse intervenuto, questo non riguarderebbe un mercato comunitario o nazionale rilevante".
Cronaca
Agenti marittimi, le motivazioni sentenze annullamento multe
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