Cronaca

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Un corteo silenzioso, 1500 persone in marcia. Le strade di Arcola illuminate da centinaia e centinaia di torce per chiedere la liberazione di Andrea Calevo.

Compostezza e speranza hanno invaso le via del centro dove hanno sede le aziende dell'imprenditore trentenne da domenica scorsa nelle mani dei sequestratori.


Quando gli abitanti sono arrivati in piazza Garibaldi, il sindaco Livio Giorgio ha fatto da megafono alla famiglia, come chiesto da Laura, la sorella di Andrea, lanciando un appello ai rapitori "Fateci sapere come sta Andrea, Fateci sapere se è vivo".
 
Poi il sindaco ha invitato i manifestanti a gridare "Andrea Libero" e per tre volte la frase ha riempito la piazza.
 
Al corteo erano presenti anche l'assessore regionale al lavoro Enrico Vesco, molti rappresentanti dei comuni della Val di Magra, i dipendenti di Calevo, molti imprenditori e il parroco di Arcola Luigi Vegini, che nei giorni scorsi si era offerto in ostaggio al posto di Andrea.