
Sempre ieri intanto nello stabilimento di Taranto il presidente e custode giudiziario, Bruno Ferrante, nel giorno in cui scadeva l’ultimatum della Procura per avviare le procedure di spegnimento degli impianti sequestrati, ha tenuto una prima riunione operativa con 200 capi reparto per spiegare "nel dettaglio come l’azienda stia collaborando" per attuare le prescrizioni dei magistrati.
Ma l’avvio effettivo dei processi di spegnimento è nelle mani degli altri tre custodi, i “tecnici” che dovranno definire i tempi e le modalità di spegnimento degli impianti inquinanti.
IL COMMENTO
Ex Ilva, Genova sempre più nei guai: governo confuso e Salis reticente
Evviva le “isolette pedonali diffuse” da provare ogni mese nei quartieri