
La protesta è iniziata contemporaneamente agli incontri diplomatici avviati tra i genitori del ventinovenne albenganese e i rappresentanti dell'ambasciata italiana in India per concordare una strategia unitaria dopo la conferma della condanna all'ergastolo e il ricorso rigettato dalla Corte d'Appello.
"Stiamo vivendo giorni di grande angoscia - ha detto la madre di Tomaso - sappiamo benissimo che i nostri ragazzi sono innocenti e ora il Governo deve fare sentire la sua voce". Intanto tra gli amici del ventinovenne albenganese è allo studio una manifestazione pubblica per esprimere loro solidarietà.
IL COMMENTO
Il bicchiere mezzo pieno della scuola senza cellulari. E all'intervallo, spunta una "cirulla"
Matte non c’è più, smettiamola di chiamarle tragedie