“Le dichiarazioni del sindaco Doria a proposito della gronda di ponente sono davvero stupefacenti": a dirlo il presidente della Commissione Infrastrutture del Senato, Luigi Grillo. "Sono anni che si discute sul tracciato, e sulle diverse opzioni si sono confrontati i sindaci Pericu, Vincenzi e ora il sindaco Doria. Il sindaco Marta Vincenzi ha deciso per una soluzione condivisa dai più, una soluzione accettata da ANAS e da AUTOSTRADE SPA. Oggi, il sindaco Doria, ignorando evidentemente ciò, sembra orientato a rimettere tutto in discussione", scrive Grillo in una nota.
Il documento poi continua rivolgendosi direttamente a Doria: "Domando: si rende conto il sindaco che la città di Genova è l’unica città metropolitana che negli ultimi cinquanta anni non ha modificato il suo tracciato autostradale? Ha presente il sindaco che la città di Genova è il nodo più trafficato d' Italia con un tracciato che passa in mezzo alle case inquinando terribilmente i quartieri di Cornigliano, Pegli, Voltri?Ha presente Doria che Genova è una città strozzata che non è più in grado di accogliere alcun insediamento produttivo proprio perche priva di una viabilità all’altezza della situazione? Perche si continua in questa politica dei rinvii, delle rinunce, senza accorgersi che la città si spenge, perde residenzialità, perde livelli occupazionali? Perche un’opera cosi strategica interamente autofinanziata si rinuncia a realizzarla?”
Cronaca
Luigi Grillo su Doria: "Stupefacenti parole su Gronda"
1 minuto e 12 secondi di lettura
Ultime notizie
- Lo Spezia si prende la finale e vede il paradiso. Catanzaro battuto
- Auto si schianta contro una veranda di un ristorante a Sestri Levante
- Comunali, dalle 14.30 la Maratona Elettorale di Primocanale e poi "Terzo Tempo"
- Festa dello Sport, in 140mila "in campo" nei tre giorni al Porto Antico
- Comunali Genova, alle 19 affluenza al 30,7%: dato in calo
- Ventenne della Spezia trovato morto in Lunigiana: era scomparso sabato
IL COMMENTO
Ora aspettiamo la squadra a cui il nuovo sindaco si affiderà
Aspettando una Genova reale dopo una campagna affumicata