
Il militare, in servizio all'ambasciata di Sanaa, era stato sequestrato in un negozio della capitale dal clan Jalal e portato nel regione di Marib.
I rapitori volevano dal governo yemenità l'immunità per il loro capo e un risarcimento. Spadotto sta bene e rientrerà a breve in Italia.
IL COMMENTO
Che l'inse, perché la ribellione parte sempre da Genova?
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