Cronaca

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Genova ricorda il magistrato Paolo Borsellino ucciso vent'anni fa dalla mafia, a Palermo.

Appuntamento 17 nell' Aula San Salvatore in piazza Sarzano, presso Architettura. "Per noi ricordare questi avvenimenti all'interno di un'aula universitaria ci richiama a un impegno quotidiano", a parlare Maicol De Palo, rappresentante degli studenti di Architettura.

Borsellino fu ucciso il 19 luglio del 1992 in pieno pomeriggio.

Tutti ricordano questa data come "La strage di via d'Amelio".  Fu una specie di attacco terroristico con l'esplosione di una bomba radiocomandata ( composta da 100 grammi di tritolo), avvenuta in via Mariano D'Amelio dove viveva la madre di Borsellino e dalla quale il giudice era andato a trascorrere la domenica.



Secondo gli agenti di scorta, via d'Amelio era una strada pericolosa, tanto che era stato chiesto di procedere preventivamente ad una rimozione dei veicoli parcheggiati davanti alla casa, richiesta però non accolta dal comune di Palermo.

Oltre a Paolo Borsellino morirono gli agenti di scorta Agostino Catalano (caposcorta), Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

L'unico sopravvissuto è Antonino Vullo, che si risvegliò in ospedale dopo l'esplosione, in gravi condizioni.