
Ma Giorgio era una fonte. A lui potevi chiedere ogni informazione. La risposta arrivava e non era mai un pettegolezzo, ma sempre una riflessione sui temi che di più lo appassionavano: la città e i suoi uomini, il turismo e il commercio, il futuro.
Perché Giorgio Savinelli era un signore che credeva nel futuro di Genova e per questo aveva combattuto con passione in ogni ruolo che nel corso della sua ricca vita professionale aveva avuto occasione di ricoprire, dalla Camera di Commercio ai vertici della Carige.
Sempre elegante e sornione, sempre affabile e pungente.
Addio Giorgio, caro, antico amico di Genova.
IL COMMENTO
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